La libertà…sotto.

Ciao amici, girlfrizz e manfrizz!

La libertà  per noi donne, è passata anche attraverso l’Intimo. E meno male! La mia musa, Coco Chanel, fu una vera rivoluzionaria. Grazie a lei, la donna ha finalmente scoperto la possibilità di esprimersi attraverso vestiti di gran classe ma sopratutto erano capi che “gridavano”, in un epoca in cui non esisteva una vera possibilità di scelta nel vestire. Basta costrizioni come il corsetto che impediva di fare respirare la donna e che modificava anche il  suo fisico.  Il corsetto era una “gabbia “che poteva dare problemi digestivi e 2016-03-15 14.36.29persino rompere le costole. Spesso  per le signore dell’alta società, erano usuali gli svenimenti dovuti proprio hai corsetti troppo stretti. Pensate, si stringevano la vita fino a raggiungere i quaranta centimetri per puro trend! ok…mi sto guardando, e …more is better girl!

2016-03-15 14.39.50Oggi, il corsetto è considerato un capo intimo cult, ma quante di noi lo porterebbero per andare in macchina, stare davanti al computer, fare le cose più ovvie della quotidianità? Certamente, le donne di un tempo, non avevano la stessa vita nostra penserete. Vero.  Persino camminare risultava difficoltoso, colpa del “panier” che si trovava sotto i vestiti ed impediva molto i movimenti tra cui camminare e passare dalle porte. Bisognava optare per un passo a “gambero”. E ci sono le distinzioni di classe anche nel wardrobe delle nostre antenate.

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Esempio di corsetto con il “panier”, cesta, che si posizionava sotto ai vestiti.

Vestirsi era alquanto un’impresa. Un rituale lungo, fatto di strati infiniti e metri di tessuto. Era decisamente una tortura essere fashion , se un abito costringeva le nobildonne persino a modificare la postura stessa del loro corpo. L’evoluzione è andata di pari passo alle esigenze e dico grazie. Stare blindata in un vestito, non è il massimo della libertà.

Ma, oltre al corsetto, mi sono chiesta se portassero anche le mutande. Guardando un documentario, ho visto che fino al ‘700, poche nobildonne le usavano perché considerate dalla Chiesa “sconvenienti” e riservate più che altro alle cortigiane. Le grazie, erano messe in mostra grazie ad un congegno con dei fili che venivano tirati su al passaggio dei signori, posto proprio sotto alle gonne.

Le donne libertine (cosi era considerata anche Caterina de Medici che le usava per andare a cavallo, ma erano in realtà pantaloncini sotto al ginocchio), erano riconoscibili  proprio dai nastri colorati in bella mostra sulla mutanda. Questi pantaloncini, erano chiamati “calzoni a la galeotta o briglie da culo”.2016-03-15 14.24.39

E pensare che ci sono aneddoti diciamo prettamente maschili sulle vesti femminili sprovviste proprio di mutande! Le cadute da cavallo non propriamente casuali, hanno permesso a qualche signorina del tempo, di incuriosire ed ammaliare  con le sue grazie svestite, alcuni nobiluomini e farsi addirittura sposare. Per la serie …come accalappiare con un efficace stratagemma! Meno male che oggi l’uomo è attratto anche dalla nostra sostanza intellettuale! Almeno, per alcuni!

Nel tempo, grazie all’evoluzione degli usi e costumi, ci fu un ridimensionato drastico. I tessuti ed i modelli si sono adattati alle esigenze dei tempi. Personalmente, non sapevo che fosse un indumento solo maschile all’inizio. Avete presente gli antichi romani con quella sorta di pannolone? Ecco l’antenato dello slip maschile. E noi? Ci siamo riprese alla grande! grazie anche ai nuovi modelli di vestiti, più corti ed aderenti. Le nostre nonne come facevano a ballare il rock’n roll, altrimenti? Abbiamo avute la nostra personale rivoluzione. Basta mutandoni alti di cotone e merletti, decisamente larghi e scomodi.

Negli anni, la lingerie femminile diventa fasciante. Avete presente la guaina tipica degli anni ’50? Oggi è tornata alla ribalta grazie alla sua azione shaping cioè modellante, che aiuta a nascondere il più, nei punti critici. I nuovi materiali usati, permettono di contenere, dando la massima comodità ed elasticità. Il boom del burlesque ha contribuito a riscoprire questo indumento, facendolo diventare più trendy e sexy.

Mi sono fatta una sana risata quando ho scoperto che fin dall’antichità , i signori uomini, usavano imbottire l’indumento intimo per mettere in risalto la loro virilità! E dire che noi donne ci facciamo un sacco di problemi ogni volta che ci guardiamo allo specchio! Pensate alla loro autostima! Anche il grande Valentino, ha creato una mutanda maschile con una taglia in più, proprio nel punto x.

Nel Brasile degli anni’70, appaiono i famigerati tanga per noi donne. Microscopici. Mentre negli anni’80  vengono riesumati i mitici boxer maschili. 2016-03-15 14.42.08In cotone fresco, ampi, e decisamente divertenti per i miei gusti personali. Ma ormai, i signori uomini apprezzano il modello in cotone elasticizzato, proprio perché risulta comodo e decisamente più sexy. Il shaping maschile. E voilà…un mio personale omaggio per tutte voi…nel caso in cui non vi ricordiate il modello!

Ebbene si, anche i maschietti ci tengono alla comodità ed ai trend. Ultimamente è di nuovo il boom degli slip.2016-03-15 14.42.40 Classici, intramontabili, sexy in cotone elasticizzati e da un po di anni anche colorati, con delle scritte. Pure loro si vogliono divertire. Non potevo fare a meno di mostrarvelo, cosi per sport! Voi avete delle preferenze? Meglio i boxer oppure gli slip? 

Dai, siamo sincere. Anche noi independent woman, apprezziamo anche il lato intellettuale degli uomini! Girls just want to have fun! Baci.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Girlfrizz

Ciao! Mi chiamo Sandra ma il mio soprannome è Girlfrizz...mi rispecchia a pieno. Sono nata e cresciuta in Francia da genitori siculi. A.D.O.R.O.. la moda! tant'è che ho imparato l'arte del cucito fin da bambina; passione ereditata da mia madre. Ho cominciato presto a mettere le mani sui tessuti. Non mi sono più fermata fino a diplomarmi nel settore specifico. Creare...è il mio moto! usando la mia esperienza e l'istinto riesco a dare il mio tocco personale ai diversi stili che amo sfoggiare. Ma siamo sincere...si può essere trendy senza spendere cifre da capo giro. Vi propongo outfit ed idee concrete per le diverse occasioni. Sono anche mamma di una bimba di tre anni e devo per forza di cose coniugare lo stile alla comodità ma senza perdere di vista la mia personalità. Il mio mantra è semplice ...basta vestirsi di un sorriso che un sorriso sta bene con tutto ...per il resto ci penso io! COME? 1: Vi aiuterò a scegliere e trovare capi di qualità nelle catene low cost . 2: Troveremo i vari abbinamenti adatti a voi. 3: Creeremo stili ed accostamenti nuovi con capi base. 4: Avete capi ancora nuovi con l'etichetta; messi là soli e tristi? (aiutoooo... non mi potete fare cosi male!!ahahah!!) ok...penseremo come darli un altra vita o come abbinarli per renderli di nuovo trendy cioè attuali. 5: Daremo risalto ai vostri outfit con la scelta degli accessori giusti. 6: Ci scambieremo le nostre shopping experience...perchè condividere indirizzi,promo, offerte, trucchi e suggerimenti ci rende più felici! 7: Troveremo l'outfit giusto per tutte le occasioni. 8: La mia missione finale girls? vedere che il mio aiuto vi sarà servito ad essere più soddisfatte...sicure di voi stesse ed a vostro agio in tutto ciò che fatte perché credo davvero che un outfit giusto vi possa fare sentire felici. Considerato il fatto che credo veramente nel potere supremo del sorriso...vi invito ufficialmente a sfoggiarlo in questo momento...Si si..guarda che vi vedo!!! Questo blog è nato a quattro mani con una persona che da sempre crede in me, spronandomi ed aiutandomi in questa nuova avventura. A te Diara. GRAZIE.

7 pensieri su “La libertà…sotto.”

  1. Molto bello sandra il tuo articolo! Mi piacciono i costumi e l’abbigliamento del tempo che fu, sto preparando( non so se lo hai letto da me…) una sfilata di abiti che vanno dai primi del Novecento sino al 1970! E’ una bellissima esperienza che avevo già preparato ma è per me sempre affascinante!

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    1. Grazie Fabiana! Se fosse dalle tue parti, venivo volentieri a vedere la tua sfilata. Lo sai che il vintage mi piace anche se non è lo stile che uso nella mia quotidianità. Ma i costumi d’antan, li adoro!!mi sarebbe piaciuto lavorare nella sartoria di un teatro, creare i corsetti e quanto altro. Erano capi complicati nella realizzazione. Ma il risultato è stupefacente! Baci. P.S: foto della sfilata? aspetto!

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